As if we were dust

Partendo dall’osservazione dello spazio urbano e dei suoi processi di trasformazione, l’artista inizia a lavorare sul concetto di flusso per studiare forme, schemi e strutture modulari che governano la città contemporanea. La ricerca viene tradotta in scena attraverso una struttura in mattoni posizionata ortogonalmente al palcoscenico. La performance si sviluppa in un lento processo di manipolazione e riposizionamento dei mattoni, in sequenze sequenziali che diventano gradualmente caotiche e disordinate. I mattoni vengono organizzati, lasciati cadere, distrutti, sparsi sul palco. Tra tracce di polvere e resti di mattoni lasciati nello spazio, l’artista colloca il suo corpo, misura distanze e forme che emergono tra i vuoti. Le misurazioni raccolte vengono successivamente rielaborate in tempo reale dall’artista in una partitura coreografica e presentate come un flusso continuo di posture corporee.

Ideazione, coreografia e performance: Alessandro carboni
Assistenza alla coreografia: Chiara Castaldini
Produzione:  Formati Sensibili 2014
Supporto: Festival Danza Urbana

 

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