EM – Embodied Map Tools
EM – Embodied Map Tools è un metodo di mappatura urbana e composizione coreografica ideato e sviluppato da Alessandro Carboni. Il metodo unisce processi installativi e azioni performative utilizzando il corpo e la parola come strumenti “cartografici”, dispositivi in grado di produrre rappresentazioni complesse del tessuto urbano.
Nel processo cartografico le proiezioni vengono usate per trasporre su una superficie piana un fenomeno che nella realtà esiste su un’estensione sferica (più propriamente ellissoidale). Il risultato di questo processo è la mappa: una rappresentazione semplificata, bidimensionale, geometricamente accurata, di uno spazio tridimensionale da cui emergono relazioni complesse e articolate tra gli elementi che lo compongono.
Il progetto esplora il medesimo processo in chiave verbale e corporale, partendo dal presupposto che la città contemporanea – sia una metropoli o un piccolo centro urbano – vada intesa come un’entità fluida e stratificata, non quantificabile e immateriale, e dunque un’esperienza corporea. EM Tools è concepito come una vera e propria pratica di esercizi.
Le fasi di EM Tools:
- Osserva
- Cattura (mappatura dello spazio urbano attraverso azioni verbali e corporee)
- Ripeti (selezione e ripetizioni in studio delle azioni corporee catturate)
- Componi (composizione di una partitura coreografica, utilizzando le azioni corporee)
IL laboratorio EM prevede l’applicazione del metodo attraverso tre fasi:
la prima prevede l’individuazione di interferenze, dissonanze, continuità/discontinuità dello spazio urbano attraverso la costruzione di mappature verbali e corporali che ne rivelino criticamente i conflitti e le ambiguità.
Nella seconda fase, le tensioni e le contraddizioni raccolte vengono riprocessate in uno spazio circoscritto e i set posturali rilocati in un processo di rimappatura della percezione dello spazio vissuta durante l’esperienza urbana.
La fase conclusiva si manifesta in una scrittura coreografica sviluppata intorno alla pratica di ricombinazione delle azioni corporee raccolte nelle fasi precedenti e inserite in una nuova scala temporale e spaziale: il numero delle posture e il tempo di tenuta diventano la griglia numerica dentro la quale ciascun performer sviluppa il proprio score coreografico in un’inedita prossemica tra corpi e materia.
EM Tools è stato sviluppato tra il 2013 e il 2017 all’interno di: School of Creative Media, City University of Hong Kong; Adaptive Environments Research Group/IT University of Copenhagen; Living Archives Project, University of Malmö; Kunsthal, con il supporto di Participatory IT/Department of Aesthetic of Communication at the University of Aarhus.