The angular distance of a celestial body

Il progetto è una riflessione trasversale sul processo cartografico inteso come “rappresentazione ridotta della superficie terrestre e dei fenomeni che su di essa si osservano e si svolgono” in cui l’azione performativa sostituisce il corpo al segno grafico della mappa nel tentativo di riappropriarsi criticamente della complessità del mondo e rivendicare l’impossibilità di una sua riduzione. 

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Progetto, coreografia, concezione visiva e scene | Alessandro Carboni

Sviluppo coreografico e interpretazione | Ana Luisa Novais, Sara Capanna, Loredana Tarnovschi

Musica originale | Danilo Casti

Costumi | DEM

Organizzazione | Debora Ercoli

Amministrazione | Chiara Castaldini

Produzione | Formati Sensibili 2018

Con il sostegno di | Città delle 100 Scale Festival; ATER – Circuito Regionale Multidisciplinare Santarcangelo Dei Teatri; H(abita)T – Rete di Spazi per la Danza / Sementerie Artistiche, L’Arboreto – Teatro Dimora Mondaino, TIR Danza

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